lunedì 11 luglio 2011

Book therapy - Jim Morrison





The sniper’s rifle is an extension of his eye. He kills with injurious vision.


He escaped into a movie house.


In the womb we are blind cave fish.


Everything is vague and dizzy. The skyn swells and 
there is no more distinction between parts of the 
body. An encroaching sound of threatening, 
mocking, monotonous voices. This is fear and 
attraction of being swallowed.


Il fucile del cecchino è un’estensione del suo occhio. Egli uccide con la malefica visione.

È fuggito dentro un cinema.

Nell’utero siamo ciechi pesci di caverna.

Ogni cosa è vaga e stordente. La pelle si dilata e
non c’è più distinzione fra le parti del
corpo. Un invadente suono di minacciose,
beffarde, monotone voci. Questa è paura e
attrazione di venire inghiottiti.



The Lords. Notes of vision..

mercoledì 29 giugno 2011

Book therapy - Jim Morrison





Yoga powers. To make oneself invisible or small. 
To become gigantic and reach to the farthest things. 
To change the course of nature. To place oneself 
anywhere in space or time. To summon the dead. 
To exalt senses and perceive inaccessible images, 
of events on other worlds, in one’s deepest inner 
mind, or in the minds of others.


Poteri dello Yoga. Farsi invisibili o piccoli.
Ingigantire e raggiungere le cose più lontane.
Cambiare il corso della natura. Disporsi
ovunque nello spazio o nel tempo. Evocare i morti.
Esaltare i sensi e percepire immagini inaccessibili,
di accadimenti in altri mondi, nel più profondo intimo
della propria mente, o nella mente di altri.


The Lords. Notes of Vision..

martedì 28 giugno 2011

Rob Brezsny





Settimana del 24/30 giugno..

Ariete
I ragni nephila komaci tessono tele molto robuste. La loro seta è più resistente dell’acciaio, ma quando cattura un insetto è in grado di piegarsi e di espandersi. Un altro aspetto sorprendente di questi ragni è che ogni mattina mangiano quello che rimane della tela del giorno prima e impiegano circa un’ora a tesserne un’altra. Penso che questa settimana avrai un compito simile, Ariete: per raccogliere quello di cui hai bisogno dovrai creare strutture solide ma flessibili, ed essere sempre pronto a liberarti dei loro resti dopo averle usate per costruire qualcosa di più adatto alle nuove circostanze.

Toro
Siamo ormai a metà del 2011, Toro. Vogliamo fare un bilancio della prima parte dell’anno e pensare a quali avventure ti aspettano nei prossimi sei mesi? Secondo me, dallo scorso gennaio hai subìto un tempestoso processo di purificazione, che in parte ha fatto tremare le ossa della tua anima e in parte ti ha liberato dalle manette forgiate dalla tua mente. In pochi mesi, hai superato più momenti di massima tensione di quanto tu non abbia fatto negli ultimi tre anni. Adesso sei fresco e pulito, pronto per affrontare un tipo di divertimento meno stressante e più gioioso.

Gemelli
Le pubblicità sono spesso studiate per farci sentire inadeguati e spingerci a “migliorare il nostro stile di vita” comprando un prodotto. Qualche tempo fa, l’emittente via cavo Hbo ha lanciato un attacco particolarmente maligno. Per promuovere il suo nuovo servizio in streaming, ci ha informato che “le storie che potreste vedere sono meglio di quelle che state vivendo”. Per fortuna, Gemelli, nelle prossime settimane non sarai tentato di credere a questa pericolosa propaganda. La tua storia personale sarà molto più interessante e significativa di quelle raccontate da Hbo o da qualsiasi altra fonte di intrattenimento.

Cancro
Un’industria alimentare ha lanciato un’offerta promozionale: comprando dieci confezioni di un suo prodotto, si ottengono 500 miglia di volo. Un americano di nome David Philips ha deciso di sfruttarla al massimo. Per tremila dollari ha comprato 12.150 budini, guadagnando più di un milione di miglia di volo, sufficienti per andare e tornare dall’Europa 31 volte. È il tipo di giochetto legittimo che puoi fare anche tu, Cancerino. Come potresti sfidare il sistema, ingannare la matrice, inceppare la macchina o sobillare l’umanità?

Leone
Mentre guardava i politici parlare freneticamente in televisione, il mio prozio polacco a volte borbottava: “Zlotem pisal, a gownem zapieczetowal”. Ho scoperto il significato di quelle parole solo quando ho compiuto 18 anni: “Scritto con l’oro e sigillato con la merda”. Uno dei tuoi compiti più interessanti delle prossime settimane, Leone, sarà individuare tutto quello che nella tua vita corrisponde a questa descrizione. Quando l’avrai fatto, potrai dedicarti al compito successivo, che dovrebbe essere piuttosto divertente: denunciare le incongruenze e fare pulizia.

Vergine
Qualche anno fa, durante un tour per promuovere il mio libro, sono stato a Eugene, in Oregon, dove vive mia sorella, con il marito e la figlia. Sono venuti tutti alla libreria dove avrei fatto la mia presentazione. All’epoca, la mia nipotina della Vergine, che si chiama Jasper, aveva sette anni e sono rimasto piacevolmente sorpreso quando mi ha interrotto varie volte, sempre con commenti spiritosi ma educati che hanno aggiunto allegria all’evento e divertito tutti i presenti. Chi ha detto che le Vergini sono fin troppo controllate? Il tuo compito di questa settimana è prendere esempio da mia nipote: interrompi il flusso ordinato di ogni evento a cui potrebbe giovare un po’ di confusione.

Bilancia
“Vivere è come eseguire un assolo di violino in pubblico e imparare a usare lo strumento a mano a mano che si suona”, scriveva Samuel Butler nell’ottocento. Quanto è vero! Nella vita puoi esercitarti quanto vuoi, ma chiunque presti un po’ d’attenzione si accorgerà sempre della tua inesperienza. Per fortuna, le persone che prestano attenzione non sono molte, e questo ci permette di rilassarci. Ma ogni tanto attraversiamo momenti di crescita, fasi in cui le nostre capacità fanno un improvviso balzo in avanti. Le prossime settimane per te dovrebbero essere uno di questi periodi, Bilancia.

Scorpione
In agosto e settembre, milioni di uccelli marini chiamati berte fuligginose lasciano la Nuova Zelanda e viaggiano per migliaia di chilometri verso il golfo delle Farallones, davanti a San Francisco. Perché lo fanno? Perché lì il cibo è di prima categoria e i pesci e le seppie sono abbondanti. Ti consiglio di intraprendere una ricerca simile nelle prossime settimane, Scorpione. Le prelibatezze che desideri sono lontane da te, in senso letterale o metaforico.

Sagittario
Pensavo di sapere tutto sul sesso. Invece, dopo tutti questi anni di pratica, di studio e di riflessioni, ancora non posso considerarmi un esperto in materia. Lo strano comportamento dell’energia kundalini non finisce mai di sorprendermi, lasciarmi perplesso e stupirmi con le sue continue rivelazioni. E tu Sagittario? Penso che anche tu stia per fare qualche nuova scoperta sulla natura dell’eros. Se la tua mente, il tuo cuore e la tua libido rimarranno aperti, l’esperienza dovrebbe essere piuttosto interessante.

Capricorno
Qualche anno fa Eve Ensler ha portato I monologhi della vagina in Pakistan. Con un gruppo locale di attrici musulmane, ha lasciato a bocca aperta il pubblico di Islamabad parlando di vibratori, mestruazioni e tripli orgasmi. Ti invito a tentare un’impresa altrettanto coraggiosa nelle prossime settimane, Capricorno. Presenta la tua commedia a un nuovo pubblico, apri una nuova frontiera, fa vedere chi sei veramente a persone importanti che ancora non conoscono la verità.

Acquario
Quando nel 2000 è uscito il mio libro di memorie “macho femministe” The televisionary oracle, avevo l’illusione che potesse essere universalmente accettato, tanto da chiedere al New York Times di recensirlo. Oggi so che le probabilità di successo erano pari a quelle che avevo di arrivare sulla Luna viaggiando lungo l’arcobaleno in una canoa trascinata da magiche sirene volanti. Ma al posto di quel tipo di riconoscimenti, ne sono arrivati altri. Uno dei miei preferiti è che il libro ha accompagnato un gruppo di adoratori della dea della fertilità nel loro viaggio spirituale verso l’antica città matriarcale di Catalhöyük, in Turchia. Lo leggevano tra loro a voce alta e si divertivano molto. Ho il sospetto che presto vivrai un’esperienza simile, Acquario. Dovrai “accontentarti” di un riconoscimento affettuoso ma diverso da quello che avrebbe voluto il tuo ego.


Pesci
Il concime che preferisco per le mie violette africane è un fertilizzante naturale chiamato Big Bloom (Grande fioritura). Uno dei suoi ingredienti principali, quello che lo rende così efficace, è il guano di pipistrello. Penso che tu stia entrando nella fase di Grande fioritura del tuo ciclo, pesci. E sarà più facile che raggiunga la massima fertilità se sei disposto a usare un pizzico di follia nata delle viscere del tuo subconscio. Ma ricordati, ne serve solo un briciolo, non una montagna.

venerdì 17 giugno 2011

Tree of Men - Ray Kurzweil





(Ray Kurweil, New York, 12 febbraio 1948)

RAY KURZWEIL è uno scienziato informatico, progettista di software, inventore, imprenditore, filosofo. È uno dei massimi esperti dei sistemi di pattern recognition e ha ideato e messo a punto molti prodigiosi dispositivi informatici. È stato il principale sviluppatore di uno dei primi sistemi per il riconoscimento vocale e dei caratteri, del primo dispositivo di lettura print-to-speech per non vedenti, del primo scanner piano CCD, del primo sintetizzatore vocale, del primo sintetizzatore musicale in grado di riprodurre il pianoforte e altri strumenti d’orchestra. Ha fondato e portato al successo nove aziende che si occupano di riconoscimento vocale, tecnologie di lettura, strumenti musicali elettronici, realtà virtuale, simulazione medica, arte cibernetica, investimenti finanziari. Dal 2002 fa parte dell’americana National Inventors Hall of Fame. È stato insignito del premio Lemelson-MIT, il più prestigioso negli Stati Uniti per le invenzioni e l’innovazione; della National Medal of Technology, che gli è stata consegnata dal presidente Clinton, nel 1999, in una cerimonia alla Casa Bianca; di dodici lauree honoris causa; di vari riconoscimenti di tre presidenti americani. Ha anche scritto alcuni libri sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale, tra i quali The Age of Intelligent Machine e The Age of Spiritual Machine.
Notizie sulle sue attività si possono trovare nel sito www.kurzweiltech.com



Dopo molti anni seguendo le tendenze dell'industria dei computer, Kurzweil ebbe un'illuminazione: il ritmo di innovazione dei computer non stava aumentando linearmente bensì esponenzialmente. Partendo da qui, sviluppò un metodo di previsione dell'andamento dello sviluppo tecnologico. Da scienziato dei computer, Kurzweil comprese inoltre come non vi siano ragioni tecniche per cui questo tipo di rapporto costi/prestazioni non possa proseguire anche durante il XXI secolo.
Poiché la crescita in tanti campi della scienza e della tecnologia dipende dalla capacità di calcolo, gli incrementi di questa si traducono in incrementi della conoscenza umana e di scienze non basate sui computer come le nanotecnologie, le biotecnologie e la scienza dei materiali. Considerando la corrente crescita esponenziale delle capacità dei computer, ciò significa che molte nuove tecnologie si renderanno disponibili molto prima di quanto la maggior parte delle persone - che intuitivamente pensano al progresso tecnologico in modo lineare —si aspettino. Quest'idea centrale è espressa nella legge di Kurzweil dei Ritorni Accelerati ("Law of Accelerating Returns").



D – Quali crede che siano le potenzialità delle nuove tecnologie, come gli impianti neuronali, in grado di accrescere le capacità della mente umana?
R – Se ci domandiamo cos’è un essere umano, credo che la risposta sia nella caratteristica fondamentale degli uomini: cercare di espandere gli orizzonti. L’evoluzione biologica, che ci definisce come una nicchia particolare, non solo è limitata, ma proprio non è in grado di spiegare cosa sono gli esseri umani. Appaiono nuove potenzialità, che a loro volta permettono passaggi successivi. A un certo punto, l’evoluzione biologica ha creato una specie tecnologica, e da allora il fattore chiave è diventato lo sviluppo culturale e tecnologico. Non siamo rimasti con i piedi per terra. Non siamo rimasti sul pianeta. Non ci fermiamo entro i limiti della nostra biologia e, per mezzo delle nostre capacità tecnologiche, abbiamo già esteso di molti le capacità dei nostri corpi e delle nostre menti.
L’era degli impianti neuronali, una tecnologia davvero rivoluzionaria, è cominciata. Ci sono già alcune persone che in realtà sono dei cyborg. I neuroni biologici del loro cervello sono connessi ai computer, e in tale sistema l’elettronica funziona perfettamente accanto a fianco del circuito elettrico biologico. Abbiamo cominciato a servirci di questi innesti per migliorare certe condizioni patologiche e alleviare alcune disabilità. Per esempio, abbiamo innesti cocleari per i non udenti e dispositivi per stimolazioni cerebrali a livello profondo per malati di Parkinson. Nelle prime dimostrazioni il dottor Alim Benebid cominciava l’esame dei malati tenendo il dispositivo spento. Poteva accenderlo o spegnerlo all’insaputa del paziente. Si trattava di persone in una fase avanzata di Parkinson, con facoltà motorie ormai molto irrigidite. Quando Benebid accendeva il dispositivo, sembravano rianimarsi; all’improvviso riuscivano a muoversi e a comportarsi in maniera normale. Il dispositivo è stato riconosciuto dalla Food and Drug Administration e al momento oggi è oggetto di studio per la cura di altri problemi neurologici.
Gli innesti alla retina sono in fase di preparazione, ed esistono impianti sperimentali per una vasta gamma di altri casi. Allo stato attuale delle cose gli innesti neuronali hanno due limitazioni. Una è che devono essere impiantati chirurgicamente, quindi ce ne serviamo solo per casi gravi, come appunto per una fase avanzata di Parkinson. La seconda è che possono avere collocazioni solo in pochissimi punti,, in genere solamente uno.
Tuttavia, queste limitazioni saranno superate quando potremo far uso su vasta scala delle nanotecnologie, in particolare quando avremo dei nanorobot – robot grandi quanto le cellule ematiche – in grado di entrare nei capillari e nel cervello in maniera non invasiva. Non è così futuristico come sembra. Ci sono già quattro importanti iniziative sui cosiddetti Bio-MEMS [Biological Micro-Electronic Mechanical Systems], organizzate per sviluppare la prima generazione di apparecchi in gradi di entrare nel circolo ematico, per un’ampia gamma di scopi diagnosticie terapeutici.
Per esempio, una cosa veramente utile è un dispositivo con pori del diametro di sette manometri. Si tratta di una piccola capsula che rilascia insulina e blocca gli anticorpi. È usata per curare casi di diabete di tipo 1 nei ratti. Dato che il meccanismo del diabete di tipo 1 è lo stesso bei ratti e negli esseri umani, è logico pensare che l’apparecchio, una volta perfezionato, possa funzionare anche negli esseri umani.
Siamo solo alla prima generazione. Credo sia importante capire – e pochissimi ne sembrano in grado – che queste tecnologie stanno crescendo in maniera non lineare, addirittura esponenziale. Non solo il loro potenziale, a conti fatti, raddoppia da un anno all’altro; stiamo anche moltiplicando la velocità dei passi in avanti, di decennio in decennio. Si tratta di un particolare da non sottovalutare. Se consideriamo la crescita esponenziale nell’informatica e la riduzione esponenziale delle dimensioni nella tecnologia, vediamo che i congegni elettronici e meccanici si rimpiccioliscono ad un tasso del 5,6 per dimensione lineare al decennio. Pensiamo alla crescita esponenziale delle tecnologie della comunicazione.
C’è una crescita esponenziale anche nella comprensione del cervello umano, che stiamo sottoponendo ad un processo di riverse-engineering per capire come funzina. Otteniamo informazioni sempre più dettagliate, di anno in anno stiamo moltiplicando la quantità delle conoscenze. Entro la fine degli anni Venti del secolo avremo un quadro molto dettagliato del funzionamento del cervello umano. Avremo a nostra disposizione congegni automatici grandi come cellule ematiche, dotati di una notevole intelligenza, in grado di comunicare gli uni con gli altri e con i nostri neuroni biologici.
Saremo in grado di immettere milioni, o miliardi, di nanorobot all’interno del circolo ematico, tramite iniezione o ingestione, e questi raggiungeranno il cervello attraverso i capillari, senza che ci sia bisogno di interventi chirurgici. Dato che i capillari irrorano ogni parte del cervello, i nanorobot potranno distribuirsi dappertutto, e la limitazione di cui parlavamo prima, quella di poterli collocare in un punto soltanto, sarà superata. Comunicando tra loro, saranno connessi tramite una rete locale senza fili, che potrà comunicare con internet, che a sua volta comunicherà in maniera non invasiva con i nostri neuroni. Tutte queste possibilità sono già state dimostrate su piccola scala. Non possiamo ancora costruire congegni così minuscoli, tanto da poterne mandare miliardi all’interno del circolo ematico. Ma questo è uno scenario del tutto prevedibile secondo quella che chiamo “legge dei ritorni accellerati”, vale a dire la riduzione velocissima delle dimensioni di queste tecnologie rispetto alla crescita esponenziale delle capacità informatiche che le supportano.
Si aprono così molti scenari. Per esempio, potremo avere una realtà virtuale su scala totale, nella quale i nanorobot saranno in grado di interrompere i segnali provenienti dai nostri sensi e sostituirli con altri. Il cervello verrebbe a trovarsi veramente in un ambiente virtuale, le cui condizioni sarebbero tanto convincenti quanto quelle dell’ambiente reale. Sarà possibile entrare in simili ambienti virtuali, da soli o con altri, e vivere ogni tipo di esperienza. Avremo riproduzioni realistiche di ambientazioni terrestri, e potremo, per esempio, fare una passeggiata in compagnia di qualcuno su una spiaggia mediterranea. Masi progetteranno anche ambienti fantastici e immaginari, che non esistono, né potrebbero esistere sulla Terra, magari svincolati dalle leggi della fisica. Costruire nuovi ambienti, come si fa adesso con gli scenari dei videogiochi, diventerà una nuova forma di espressione artistica. Sarà possibile coinvolgervi tutti e cinque i sensi e quindi avere anche i corrispondenti neurologici delle nostre emozioni.
Un’altra applicazione, più significativa, riguarderebbe l’estensione delle capacità cognitive dell’uomo. il nostro cervello, anche se si riorganizza in continuazione e costituisce sempre nuove connessioni, ha una struttura fissa. Questa riorganizzazione è fondamentale nel nostro modo di apprendere, e usare il cervello è il modo migliore per tenerlo in salute. Tuttavia, restiamo pur sempre limitati a una struttura fissa, dell’ordine di un centinaio di trilioni di connessioni. Sembra un numero enorme: in realtà la larghezza di banda del cervello umano è piuttosto limitata. Inoltre, questi collegamenti sono lentissimi. Le trasmissioni elettrochimiche sono leggermente diverse dalle operazioni digitali. Si tratta in effetti di una conduzione analogica su base digitale, con una velocità di duecento operazioni al secondo, circa centomilioni di volte più lenta dei sistemi elettronici odierni, e quasi un miliardo di volte più lenta di quella che si avrebbe con un circuito nanotecnologico. Due centimetri cubici e mezzo di circuiti di questo tipo sarebbero un milione di volte più potenti del centinaio di trilioni di connessioni del cervello umano.
Quindi saremo in grado di ampliare le capacità del cervello umano congiungendolo con sistemi informatici nanotecnologici. Avremo un numero molto più alto di connessioni e potremo farle funzionare più velocemente. Ci collegheremo a forme di intelligenza non biologica, potremo ricevere e trasmettere comunicazioni intracerebrali e “scaricare” conoscenza. È ciò che i computer sono in grado di fare semplicemente condividendo le loro memorie, mentre io non posso trasferire verso di lei la mia conoscenza del francese o del romanzo Guerra e pace. Possiamo comunicare, certo, e condividere informazioni attraverso il linguaggio, che è estremamente lento, ma non possiamo mettere in comune le strutture di neurotrasmettitori e di connessioni intraneuronali, come appunto fanno i computer.
Sono questi gli scenari che potrebbero realizzarsi entro una ventina d’anni. Credo che ben prima del 2029 i computer saranno in grado di passare il test di Turino e di raggiungere livelli di intelligenza umana. Allora potranno associare tali benefici alle capacità che già possiedono, in termini di velocità, memoria, condivisione d’informazioni e così via..

Rob Brezsny



Settimana del 17/23 giugno

Ariete
Il film Vivere per sempre racconta la storia di una famiglia che diventa immortale dopo aver bevuto l’acqua di una sorgente magica. I genitori e i due figli decidono di non rivelare il loro segreto al mondo, ma alla fine un uomo misterioso vestito di giallo lo scopre e gli dà la caccia. A un certo punto l’uomo parla con un giovane sacerdote: “E se potessimo vivere in eterno?”, gli chiede. “Senza dover affrontare l’incertezza della morte. Essere immuni dalle malattie. Restare giovani per sempre”. Il prete è sconcertato: “Lei parla la lingua dei blasfemi”. “Sì, correntemente”, risponde l’uomo in giallo. Questo è il tuo compito, Ariete: parlare correntemente la lingua dei blasfemi, e qualsiasi altra lingua della ribellione. È arrivato il momento di farsi coraggio e di esprimere tutto quello che è inesprimibile, controverso e rivoluzionario.
Toro
Un tempo il rio delle Amazzoni scorreva nella direzione opposta a quella attuale. Molti secoli fa, la sua corrente viaggiava verso ovest dall’Atlantico al Pacifico. Vorrei che tenessi bene presente questa immagine mentre prenderai in considerazione l’idea di un cambiamento altrettanto colossale nella tua vita. Usalo come simbolo di possibilità, come promessa che anche tu potresti riuscire a cambiare il verso di una corrente che sembra immutabile.
Gemelli
Nel romanzo di Mark Harris Batte il tamburo lentamente, alcuni giocatori di baseball professionisti spillano soldi ai loro fan coinvolgendoli in un gioco di carte chiamato Tegwar, un acronimo che sta per “the exciting game without any rules” (l’eccitante gioco senza regole). A giudicare dai presagi astrali, Gemelli, direi che dovresti tentare una sua versione meno immorale. A rigor di termini, il gioco ha delle regole, ma possono essere cambiate in qualsiasi momento e se è necessario se ne possono aggiungere di nuove. Lo scopo del tuo Tegwar sarà quello di divertirti più che puoi senza fare del male a nessuno.
Cancro
“L’unico modo per far sì che i tuoi sogni si avverino è svegliarti”, diceva il poeta Paul Valéry. Adesso ti spiego come questa frase potrebbe essere applicata a te. Sei troppo preso dalle tue fantasie mitiche e fantasmagoriche e questo t’impedisce di chiamare a raccolta tutto il pragmatismo, la grinta e la forza di volontà che ti servono per realizzarle. In altre parole, Cancerino, ti consiglio di uscire dal tuo dolce stato sognante con una bella sveglia autoindotta. Smetti di fluttuare e comincia a lottare.
Leone
All’inizio della prima seduta, la mia psicanalista junghiana di 79 anni mi ha guardato con aria di sfida e mi ha detto: “Coraggio, sorprendimi! Cos’hai da dirmi?”. Ero senza parole. Una parte di me aveva voglia di raccogliere la sua sfida, di raccontarle una versione così fantasiosa delle mie avventure da superare qualsiasi altra confessione le avessero fatto nella sua lunga carriera di ascoltatrice. Ma alla fine ho deciso di dirle la verità: ho pensato che fosse più importante esplorare i veri misteri della mia vita invece di farla divertire. E questo è stato il primo risultato che mi ha aiutato a ottenere. Ho idea che ti aspetti una prova simile, Leone. Preferirai essere sincero o sbalordire?
Vergine
Prevedo che in nessun momento delle prossime settimane ci sarà qualcuno autorizzato a dirti: “Il tuo ego ha firmato assegni che il tuo corpo non può incassare”. Non avranno neanche motivo di dirti: “Se vuoi acchiappare i tuoi sogni, farai meglio a cominciare a correre”, o “Sarai anche un vecchio saggio ma ti stai comportando come una ragazzotta ingenua”. No, Vergine, sono fermamente convinto che non potranno lanciarti nessuna di queste accuse. Perché, da quello che vedo, tutte le parti della tua psiche saranno in perfetta armonia e collaboreranno tra loro più di quanto non facciano da molto tempo. La tua alienazione da te stessa e la tua ipocrisia saranno ai minimi storici.
Bilancia
Per certi versi sono coraggioso, per altri sono un vigliacco. Mi sono fatto trascinare da un motoscafo attaccato a un paracadute, mi sono esibito su grandi palcoscenici davanti a migliaia di persone, ho assistito alla nascita di due bambini e ho esplorato l’abisso del mio inconscio. D’altra parte, però, ho paura degli spazi chiusi, non riesco a sparare e mi terrorizza veder morire qualcuno. Immagino che anche tu abbia momenti di coraggio e di paura, Bilancia. E ho il sospetto che nelle prossime settimane sarai chiamata a raccogliere sfide in entrambi i campi.
Scorpione
Nel tuo ciclo astrologico è arrivato il momento dei Sogni Bizzarri e del Paradiso Eccentrico, una fase speciale in cui avrai la licenza poetica di scatenare la tua fantasia più del solito. Anzi, sarà il momento ideale per fuggire a Fantasilandia e indossare qualche nuova identità, con tanto di soprannome esotico. Il tuo nuovo nome hip hop potrebbe essere Maestro estatico dei trucchi e quello da wrestler Anima di velluto. Il tuo nome da supereroe mistico Tempesta sui monti e quello da prostituta irlandese Voluttuosa X Mahoney. Infine, il tuo nome da rockstar arrivata dal futuro potrebbe essere Acrobata del destino.
Sagittario
Le prossime settimane potrebbero essere l’Età dell’oro della tua perspicacia. Se saprai allinearti, anche solo un po’, con i ritmi cosmici, scoprirai progetti segreti di cui nessun altro sospetta, saprai cogliere indizi nascosti e vedere cose che finora ti sono sfuggite. Per sfruttare al massimo questa fantastica opportunità, ripeti più spesso che puoi questa frase: “I miei occhi funzionano meglio del solito. Posso vedere cose che normalmente non noto”.
Capricorno
Se fossi il protagonista di una fiaba e ti avessero lanciato un incantesimo, nei prossimi sette mesi troveresti il modo di spezzarlo. Se fossi l’eroe di un racconto mitico in cui il figlio di un re è stato abbandonato nel deserto da una balia cattiva e allevato da gnomi maldestri ma benintenzionati, il tuo esilio finirebbe presto. I tuoi veri genitori, il re e la regina, ti troverebbero dopo una lunga ricerca e ti restituirebbero il posto che ti spetta. Adesso prova a trasferire questo tema nella tua vita reale, Capricorno. Sei pronto a fare quello che serve per ottenere la salvezza e la reintegrazione dei tuoi diritti, come attendi da tempo?
Acquario
Che cos’è il sacro? Secondo Nietzsche è tutto quello di cui non si può ridere. Ma io penso esattamente il contrario. Se non posso scherzare su quello che considero sacro, allora non è sacro. Per me, uno dei motivi per cui un’idea, una persona o un oggetto sono sacri è la sua capacità di stimolare il mio senso dell’umorismo. Tu come la pensi, Acquario? Se sei d’accordo con me, nei prossimi giorni avrai splendide opportunità di entrare in comunione con il sacro.
Pesci
Nel ritornello della mia canzone Apathy and ignorance dico: “Qual è la differenza tra apatia e ignoranza?”, e gli altri due cantanti rispondono: “Non lo so e non m’interessa”. Nelle prossime settimane ti consiglio di fare di questa frase il tuo mantra, Pesci. Hai bisogno di sperimentare uno stato mentale di beata noncuranza per quello che pensano gli altri. Hai il diritto e il privilegio di sentirti libero da aspettative e dogmi. Fidati del tuo intuito e non lasciarti influenzare da nessuno! È un ottimo momento per dichiarare la tua indipendenza da tutto quello che non ti serve e non ti affascina..

giovedì 16 giugno 2011

Tree of Men - Dean Radin III



D - Per chi non conoscesse il fenomeno dell'entanglement quantico (l'intreccio quantico, ndt), potresti per favore riassumere ciò che hai scritto nel tuo libro Entangled Minds sui rapporti tra l'intreccio quantico e gli effetti psi (fenomeni paranormali)?
R - L'intreccio era stato previsto dalla matematica della teoria quantica. La teoria quantica considera la materia non solo sotto forma di particelle, ma anche sotto forma dì onde di probabilità. La cosa interessante riguardo un'onda è che può combinarsi e interagire con altre onde. In base a questa idea, due particelle interagenti possono essere viste, in termini di onda, come una nuova e più complessa onda. Non due onde, ma una sola onda, che d'ora in poi considereremo un sistema a parte. Per cui, è possibile ritenere che due particelle interagenti non siano più separate. Questa idea non piaceva a Einstein, che la chiamava "un'azione spettrale a distanza". Ma la matematica prevede che se hai una particella che si divide in due, o due particelle che interagiscono, quando esse si separano, non sono davvero separate. Ognuna trasporta determinati aspetti dell'altra.
Per circa trenta, quaranta anni, questo intreccio è rimasto una possibilità teorica. Poi negli anni Sessanta è stato sviluppato un modo per verificarne l'attendibilità, e negli anni Ottanta si è avuta la prima conferma importante. Il metodo si basava su un teorema del fisico irlandese John Bell. Quindi, ora sappiamo non solo per supposizioni teoriche, ma per evidenza empirica, che le particelle apparentemente separate in effetti possono essere collegate attraverso lo spazio e il tempo in modi "spettrali".
La cosa importante è che questa non è solo un'idea teorica interessante, ma un fatto osservabile che riguarda la trama della realtà. E le conoscenze su questi intrecci aumentano a ritmi sempre più veloci. Da quando ho scritto il mio libro a oggi, sono state pubblicate una mezza dozzina di nuove scoperte sulla natura dell'entanglement. Quando stavo scrivendo i capitoli sulla Fisica dell' entanglement, avveniva una nuova scoperta al mese. E questo trend continua senza dare segni di sosta. Quello che chiedo nel mio libro è che dall'intreccio, che oggi nei laboratori di Fisica viene considerato per lo più al livello delle particelle elementari, si passi a parlare di bio-entanglement (bio-intreccio ndt), o intreccio dei sistemi viventi. Sono state avanzate ogni genere di argomentazioni per dimostrare l'impossibilità del bio-intreccio. Ma i fatti stanno cominciando a contraddire quelle argomentazioni, come avevo previsto in Entangled Minds. La mia opinione è che il bio-intreccio esista e che la gente continuerà a trovare modi sempre più ingegnosi per dimostrarne l'esistenza. Una volta accettato il bio-intreccio, la domanda successiva è: se esso opera all'interno dei sistemi viventi, noi inclusi, a cosa assomiglierà visto da dentro? Questo è l'argomento del mio libro.

D - Tu parli di nuovi studi sul bio-entanglement. Qual è uno studio corrente che ti ha molto impressionato?
R - Uno studio dell'Università di Milano in cui sono stati sviluppati neuroni, ovvero cellule del cervello umano, su una piastra per colture cellulari. Poi una parte di quel gruppo di cellule è stata fatta crescere su un'altra piastra. L'idea era che se quei neuroni, venendo dalla stessa sorgente, erano davvero connessi (anche se apparentemente si trovavano su piastre diverse), stimolando gli uni avresti dovuto osservare una reazione negli altri. Questo è ciò che i ricercatori hanno fatto. I neuroni sono stati fatti crescere su una piastra che aveva contatti elettrici sotto di sé, in modo che se i neuroni cominciavano a eccitarsi, si poteva misurarne l'attività. Essi sono stati stimolati tramite un laser. Si è usato un laser perché determinate frequenze di luce stimolano i neuroni, e perché è facile fare in modo che la luce del laser non influenzi i neuroni della piastra non stimolata.
La piastra non stimolata è stata messa in un contenitore a prova di luce lontana dalla piastra stimolata. Ci si è assicurati che nemmeno un singolo fotone del laser potesse colpire la piastra non stimolata. Quindi è stato stimolato il primo gruppo di neuroni e si è registrata una notevole reazione nel gruppo non stimolato. Negli ultimi due anni sono stati fatti molti test simili a questo, usando tecniche sempre più raffinate, e le relazioni che ho letto al riguardo sembrano convincenti. Alla fine altre persone cercheranno di replicare questo esperimento, e se avranno successo, avremo fatto una grande scoperta. Un recente studio su questa ricerca, opera di un ricercatore della Naval Postgraduate School, è d'accordo con me nel sostenere che questi esperimenti sembrano convincenti, e se saranno replicati, sono di estrema importanza.

D - Devo ammettere di essere una di quelle persone di cui parli nel libro, quelle che se non restano impressionate dalle implicazioni in campo psi del teorema e della disuguaglianza di Bell, vuol dire che non le hanno capite. È possibile semplificare la spiegazione?
R - Capire tutto ciò è una grande sfida per la mente. Ci sono molti modi per darne una spiegazione, incluso uno relativamente facile che espongo nel libro. Quando stavo scrivendo quel capitolo del libro, improvvisamente il teorema di Bell mi è apparso in una luce nuova e per un attimo ho avuto davvero le vertigini. Lo shock di capire improvvisamente che le cose apparentemente separate a un certo livello non lo sono più, può dare le vertigini. Le cose sono connesse in senso concreto, non solo astratto. È una comprensione basata sulla logica del teorema di Bell e su studi di laboratorio che dimostrano come l'entanglement esista davvero. Le vertigini vengono perché il senso comune è messo a dura prova. La maggior parte del tempo mi sento separato dagli altri e dalle loro cose. Quindi è arduo fare il salto di fede - e in questo caso il salto riguarda la realtà vera e propria - che da un altro punto di vista io non sono isolato, come i sensi continuano a dirmi.
L'altra ragione per cui è difficile afferrare l'idea dell'intreccio è che non disponiamo delle parole giuste per concetti così olistici… Il linguaggio si basa prevalentemente sul senso comune, e qui stiamo parlando di cose più simili al non-senso comune. Il nostro modo di pensare, il modo in cui esprimiamo e spieghiamo le cose, si basa fondamentalmente sull'assunto dell'isolamento e della separazione. Invece qui stiamo cercando di descrivere un altro aspetto della realtà, che è completamente olistico. E poiché non disponiamo ancora del linguaggio adatto per queste idee, talvolta è difficile fare chiarezza su queste cose. Ogni tanto, anche i fisici vanno in confusione per questo...

Tree of Men - Dean Radin II




D - Tu citi Giles Brassard quando dice: «È possibile intrecciare la concezione classica e quella quantistica per ottenere risultati che sarebbero inaccessibili se ognuna fosse presa singolarmente». In che modo l’intreccio quantistico e il concetto psi si applicano alle altre discipline? Cosa vedi nel futuro?
R - Tra la varie cose, questa concezione contribuisce a spiegare come il concetto di «mente collettiva», intesa come fattore in grado di pilotare l’esistenza, possa essere reale, se immaginiamo che le forze psi sono una sorta di legame tra le menti di tutti gli uomini; anche se, come ho già detto, non è proprio del tutto così, dal momento che dicendo una cosa del genere ci si immagina una sorta di «Internet mentale». Così facendo parliamo di oggetti separati uniti tra loro attraverso sottili legami, che non è il nostro caso. Stiamo in realtà considerando un ambiente olistico, dove gli elementi non sono separati bensì formano un tutt’uno. Dal momento che il linguaggio è limitato, allora preferisco far riferimento all’espressione, più semplice, di «Internet mentale», o qualcosa di simile. Tu hai una ricca «rete mentale», che da se stessa è in grado di accollarsi la vita.
Pensa all’analogia con i diversi neuroni della tuo cervello, i miliardi di neuroni connessi in bilioni di modi, che creano quel livello di complessità indispensabile per farci acquisire consapevolezza individuale. Bene, amplifica tutto ciò per un paio di miliardi di menti in tutto il mondo e hai la possibilità della Terra vivente; una mente grande quanto la Terra. In quel caso, saremmo consapevoli? Sarei consapevole di quella che è stata chiamata la mente di Gaia? Penso che la risposta sia: la maggior parte del tempo non saremmo consapevoli di essa, allo stesso modo in cui un neurone non è consapevole di essere in un cervello pensante.
Ciononostante, essa c’è. Di tanto in tanto, potremmo averne un bagliore. Potremmo averne un bagliore quando molte menti pensano più o meno la stessa cosa allo stesso tempo. In un certo senso, questo è ciò che stiamo cercando nel Global Consciousness Project. Quindi tu puoi fare il salto di fede e dire: «Bene, assumiamo che esista qualcosa di simile alla mente di Gaia. Essa avrà, presumibilmente, pensieri, desideri, scopi e tutto il resto. Ciò significa che tutte le nostre azioni derivano, in senso evolutivo, da qualcosa di più grande di noi». Dunque, a seconda delle definizioni usate, per indicare questa forza teologica più grande che ci trascina, la gente usa termini come Dio o altri. Su questo punto io sono un agnostico. Ma mi è facile immaginare che ci siano all’opera forze intelligenti più grandi, delle quali normalmente non siamo consapevoli, che ci tirano in varie direzioni collettivamente.
Quindi, il passo successivo è: perché fermarsi alla Terra? Devono esistere creature intelligenti anche sugli altri pianeti. Forse esiste l’Internet universale, o l’Internet galattica. Puoi concepirla grande quanto vuoi. Anche queste creature sono totalmente interconnesse con essa. Quindi, dove finisce questa mente collettiva sempre più grande? La risposta è che non lo so. Cominciamo a vedere la possibilità di una mente multilivello sempre più grande e gerarchica, connessa in spazi sempre più vasti. Io esito a usare l’espressione «progetto intelligente», perché la gente va su tutte le furie quando la sente in un contesto scientifico. Ma siamo portati a pensare che esista qualcosa di simile.
Certo, in molti sensi noi viviamo in un universo meccanicistico, e comprendiamo le cose in questi termini. Ma ci sono prove molto valide che esiste qualcosa di più. Non appena compi il balzo in questo «qualcosa di più», nascono nuove possibilità di tutti i tipi.

D - Sir Roger Penrose in Inghilterra ha teorizzato che al livello della scala di Plank , la scala di Planck è di fatto informazione.
R - Sì, e anche John Wheeler. Egli si esprimeva così: «Essa da essa». Voleva dire: il suo(di essa) intendere le cose, gli oggetti e la materia, partendo da essa, significa informazione. Alla base, tutto ciò che esiste è informazione. Ci è difficile concepire questa “base” del mondo. Come può esistere qualcosa in termini di pura informazione astratta? È così lontano dal senso comune che è davvero difficile concepirlo. Ciononostante, può esserci il caso che tutta la Fisica possa basarsi su informazioni. Allora la percepiamo in un certo modo. E quando torniamo alla scala fondamentale, forse alla scala di Planck o forse al di sotto di essa, tutto è composto da frammenti di informazioni. Suona molto simile a Matrix.

D - E quello che stai studiando è il modo in cui abbiamo accesso a tali informazioni?
R - Non è tanto il modo in cui abbiamo accesso a esse… Perché in realtà noi consistiamo di quelle informazioni olistiche, siamo quelle informazioni. E la nostra esperienza lo riflette. Sai, abbiamo dei bagliori delle forme di interconnessione che esistono a quel livello. Là non si tratta tanto di informazioni: più che altro è il risultato dell’essere in un medium olistico.
In effetti, questo è ciò che tutte le esperienze psi ci stanno dicendo. E il senso comune è un modo di percepire le informazioni localizzate. Ma poiché noi siamo creati da questo medium, che è un medium interconnesso, possiamo farne esperienza diretta. Questo è ciò che siamo..



La scala di Plank: Max Plance è una delle figure più autorevoli della meccanica quantistica. La Scala di Plank – 10-33 cm rappresenta la dimensione più piccola riscontrabile nell’universo, da alcuni denominata “Schiuma quantistica”, sorgente continua di particelle virtuali.
Tali particelle comunicano per intreccio (entanglement) con le particelle dell’universo della nostra scala in base a una corrispondenza biunivoca creando informazione.